La nostra azienda dal 2010 ha ottenuto formazione dalla Edil Cam Sistemi srl di Roma per poter porre in opera il Sistema a marchio CAM® ovvero un sistema di rinforzo strutturale applicabile su edifici in muratura e c.a. che ha come obbiettivo quello di migliorare le prestazioni strutturali degli edifici soprattutto in fase sismica. Nel 2019 ne diventa concessionaria entrando a far parte del Gruppo “Sistema a marchio CAM®”.
Sistema a marchio CAM® su strutture in cemento armato
L’intervento con il Sistema di rinforzo CAM® su elementi in cemento armato è costituito da nastri in acciaio ad alta resistenza singoli o sovrapposti posizionati in maglia chiusa e pretensionati così da imporre uno stato di confinamento all’elemento stesso.
Ai quattro vertici della sezione dell’elemento vengono di norma posizionati quattro elementi presso piegati ad L in acciaio con funzione di distribuzione delle azioni confinanti dei nastri (migliorandone così l’efficienza). Tali pressopiegati hanno la superficie interna a contatto con il CLS irruvidita da un’apposita lavorazione e la superficie esterna estremamente liscia per consentire un pretensionamento uniforme dei nastri.
Il sistema di rinforzo permette di ottenere i seguenti miglioramenti:
- Aumento di resistenza e duttilità a compressione centrata mediante l’effetto del confinamento attivo;
- Aumento di duttilità a compressione del CLS con aumento della rotazione ultima della sezione a presso-flessione o flessione semplice;
- Aumento del taglio resistente grazie alla aggiunta di armatura a taglio (staffatura dei nastri);
- Aumento di armatura a trazione e dunque del momento resistente nel caso in cui gli angolari vengano resi solidali alla sezione;
01. FASE PRELIMINARE
La struttura oggetto di intervento viene portata a “nudo” ossia liberata dai tramezzi e dell’intonaco. Non è necessario demolire completamente tamponature e tramezzature: per la corretta posa in opera è sufficiente liberare una zona intorno all’elemento di intervento di 15cm di larghezza. In particolare, in fondazione può essere previsto dal progettista l’ancoraggio degli angolari alla fondazione esistente e quindi nella fase 01 viene fatto uno scavo fino all’imposta delle stesse.
02. FASE DI ANCORAGGIO
Se l’intervento riguarda i pilastri a partire dal piano di imposta delle fondazioni, gli angolari di rinforzo vengono resi solidali alla fondazione per non creare punti di fragilità strutturale. Questo ancoraggio può avvenire in diversi modi, aumentando o meno l’armatura necessaria al piede del pilastro. In ogni caso, vengono utilizzate delle barre in acciaio zincate (due per ogni angolare) che vengono ancorate con resina episodica all’interno della fondazione esistente e saldate all’angolare del pilastro per una lunghezza di almeno 20 cm.
03. FASE DI TRACCIAMENTO E FORATURA
Le forature per il passaggio dei nastri vengono eseguiti dopo aver controllato con apposito strumento la posizione dell’armatura esistente in modo da arrecare meno danno possibile alle strutture.
04. FASE DI FORATURA SOLAIO PER INTERVENTO DI RINFORZO DELLE TRAVI
L’intervento sulle travi può avvenire tramite la foratura del solaio per far poi passare la fascetta su tutto il perimetro della trave o solo sulla parte “calata” operando delle forature sulla trave stessa a seguito del tracciamento visto in fase 03.
05. FASE DI POSIZIONAMENTO ANGOLARI SU PILASTRI
Gli angolari vengono posizionati sui pilastri e messi in aderenza alla superficie del cemento armato attraverso l’allettamento con malta cementizia ad alta resistenza tipo “EMACO”. Questi elementi in carpenteria metallica vengono forniti a misura per ogni pilastro e muniti di certificato. Il loro interno risulta striato, in quanto sono prodotti attraverso la piegatura di lamiera striata per fornire un’ottima aderenza con il supporto.
06. FASE DI PISIZIONAMENTO PIATTI ESTRADOSSO TRAVI
Come rinforzo dell’armatura longitudinale superiore delle travi si può operare ponendo in opera piatti metallici che poi serviranno anche per far aderire la fascetta durante la tensione al posto della piastra imbutita. I piatti vengono fatti aderire alla superficie di cemento armato attraverso l’allettamento con malta ad alta resistenza tipo “EMACO” e mantenuti a corretta distanza tramite la saldatura di distanziatori ogni 2 ml circa.
07. FASE DI APPLICAZIONE PIASTRE E NODI
Nel caso sia previsto nel progetto il rinforzo dei nodi perimetrali attraverso l’applicazione di piastre sagomate ai nodi travi-pilastro, questo avviene attraverso l’applicazione della piastra in acciaio (di spessore e dimensioni variabili a secondo delle indicazioni di progetto) posizionandola su fondo di allettamento di malta cementizia ad alta resistenza “EMACO” e la saldatura dei bordi perimetrali agli angolari di rinforzo delle travi e dei pilastri.
06. FASE DI APPLICAZIONE PIASTRE IMBUTITE IN ACCIAIO SULLE FORATURE
Le piastre imbutite vengono applicate in prossimità delle forature e poste in opera in aderenza alla struttura in cemento armato. L’allettamento avviene tramite l’applicazione di malta cementizia ad alta resistenza tipo “EMACO”.
09. FASE DI PASSAGGIO DEI NASTRI
10. FASE DI MESSA IN TENSIONE DEI NASTRI IN ACCIAIO TRAMITE MACCHINETTA TENSIONATRICE PNEUMATICA
Ogni macchinetta è tarata da apposito istituto con rilascio di certificato di taratura e viene utilizzata nello specifico cantiere a cui è destinata. La taratura è necessaria affinché la macchina chiuda il sigillo del nastro alla tensione di progetto richiesta da imprimere alla fascia metallica.
11. SPRUZZATURA DI MALTA CEMENTIZIA AD ALTA RESISTENZA TIPO "EMACO" SULL'INTERVENTO
Il rinzaffo con la copertura dell’intervento, eseguito a spruzzo o a mano, si rende necessario affinché il sistema rimanga “protetto” da eventuali ossidazioni che potrebbero avvenire a contatto con materiali cementizi non perfettamente compatibili con la zincatura e affinché si fornisca un’adeguata superficie aggrappante per la successiva intonacatura e ripristino delle finiture.
CONSULTA LE LINEE GUIDA
SISTEMA A MARCHIO CAM® – INTERVENTI SU EDIFICI IN CA E INDUSTRIALI
Sistema a marchio CAM® su strutture in muratura
I nastri sono posizionati a formare maglie chiuse disposte in continuità secondo disposizioni che possono essere verticali e/o orizzontali e/o diagonali, tra loro anche sovrapposte, con forature secondo un reticolo regolare o a Quinconce.
Il Sistema CAM® è realizzato con nastri in acciaio inox con le seguenti caratteristiche:
- spessore 0.9 ñ 1.0 mm e larghezza 19 mm
- resistenze a snervamento fyk = 240 N/mm2 e a rottura ftk = 540 N/mm2
- allungamento a rottura almeno pari al 20%.
I nastri degli avvolgimenti orizzontali e verticali realizzano un diatono metallico artificiale la cui efficacia è aumentata dal tensionamento dei nastri ad un valore prossimo a quello di snervamento e dalla presenza di una piastra imbutita di contrasto. Le normative vigenti esprimono la presenza di un collegamento trasversale dei paramenti con l’applicazione di un coefficiente moltiplicativo riportato in tabella C8A.2.1. applicato ai soli parametri di resistenza (fm e tau0).
Il coefficiente moltiplicativo della norma potrebbe avere delle variazioni legate al numero di diatoni trasversali presenti.
La verifica di elementi strutturali confinati viene condotta valutando l’azione esercitata dalla fasciatura in funzione della geometria e della tipologia del sistema a base del CAM®. Per la valutazione della pressione di confinamento è buona norma disporre i nastri in direzione perpendicolare all’asse dell’elemento. Il confinamento effettuato con il CAM® aumenta la capacità resistente a compressione centrata dell’elemento murario e ne aumenta anche la deformazione ultima migliorandone la duttilità a compressione.
01. FASE DI TRACCIAMENTO E INTERVENTO
La prima operazione consiste nel tracciare, sulle murature stonacate e pronte per la posa in opera dell’intervento CAM®, quello che sarà l’effettivo passaggio delle fascette e il collocamento delle forature. Si riporta l’elaborato grafico progettuale alla realtà del cantiere, in modo poi che l’operatore eseguirà correttamente ogni fase e nulla sarà lasciata al caso in fase di esecuzione.
02. FASE DI FORATURA DEL PARAMETRO MURARIO
In questa fase vengono utilizzati trapani adeguati a seconda dei casi e delle necessità. Il foro può avvenire a percussione “a secco” o con punta carotatrice ad acqua; ciò dipende anche dalle prescrizioni di progetto o da eventuali richieste della sovrintendenza ai beni monumentali ed architettonici.
03. FASE DI POSIZIONAMENTO DEGLI ANGOLARI E DELLE PIASTRE IMBUTITE IN ACCIAIO INOX
Entrambe vengono posizionati in aderenza alla muratura ed allettati con malta cementizia “EMACO”. Hanno il compito di accompagnare la fascetta (nastro) durante la tesatura, in modo da non rovinare il laterizio sottostante che non avrebbe resistenza al taglio, e permettere così la corretta posa in opera.
04. FASE DI PASSAGGIO NASTRI E MESSA IN TENSIONE DEI NASTRI IN ACCIAIO TRAMITE MACCHINETTA TENSIONATRICE PNEUMATICA
Ogni macchinetta è tarata presso un istituto con rilascio di certificato di taratura e viene utilizzata nello specifico cantiere a cui è destinata. La taratura è necessaria affinché la macchina chiuda il sigillo del nastro alla tensione di progetto da imprimere al nastro metallico.
CONSULTA LE LINEE GUIDA
SISTEMA A MARCHIO CAM® – INTERVENTI SU FABBRICATI IN MURATURA